La paura del cambiamento: quanto sei pronto a rischiare?
La paura del cambiamento è una delle prime cause della nostra infelicità. Vuoi davvero essere felice?
La paura del cambiamento è uno dei principali motivi che ostacolano il raggiungimento dei propri obiettivi, paralizzandoci nell’infelicità. A volte si preferisce soffrire piuttosto che affrontare l’ignoto.
Quante volte ci siamo chiesti: come mai non riesco a cambiare? perchè cado sempre negli stessi errori? La risposta è semplice: ci hai provato veramente?
La paura ci trattiene dall’andare oltre, dallo sperimentarsi in contesti diversi, dall’incontrare persone nuove, la paura potrebbe perfino costringerci a portare lo stesso taglio di capelli per anni.
Quando però in ballo ci sono situazioni di disagio e sofferenza, in cui è necessario rimettere in discussione la propria esistenza, questa paura potrebbe diventare il nostro nemico numero uno.
E’ così che qualsiasi tentativo di cambiamento viene automaticamente sabotato da noi stessi, confermandoci che non c’è più speranza ma bisogna solo rassegnarsi e soffrire.
La paura del cambiamento e i suoi mille volti
Le persone a volte fanno di tutto per creare ostacoli e difficoltà nel loro percorso, questo consentirà di giustificare a loro stessi il mantenimento dello status quo.
Spesso la paura del cambiamento si traveste sotto forma di ansia o senso di colpa, alibi che ci costruiamo per rimanere impantanati nella nostra routine.
Dietro quell’ansia si potrebbero nascondere il terrore di fallire, la paura di deludere qualcuno (in genere le aspettative dei nostri genitori), la paura del successo o dell’ignoto. Tutte emozioni negative che intossicano la nostra mente e ci paralizzano.
Cambiare è rischioso, potreste scoprire di desiderare una vita diversa da come l’avete sempre sognata, potreste rendervi conto che il partner non è la persona con cui vorreste trascorrere il resto della vostra vita.
Quanti sono pronti a rivoluzionare la propria esistenza in nome dei propri bisogni e desideri? Quanti accetterebbero di subire le critiche e i pareri discordanti dei propri cari?
L’unico modo per cambiare è uscire dalla cosiddetta “zona di comfort”, da quel giardinetto fiorito e rassicurante in cui ci siamo nascosti per anni. Ma se non osate andare oltre la siepe, non saprete mai cosa c’è al di là…
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Fabrizio Pieroni
La zona di confort qualche volta viene denominata, a ragione, “zona di rinuncia alla vita”.
Infatti al suo interno noi non stiamo bene, solamente ci sentiamo sicuri (che è tutt’altra cosa dal sentirsi bene).
Complimenti per il tuo Blog.
Alessia Fistola
Grazie! Sono d’accordo, il desiderio di sicurezza e protezione difatti potrebbero rappresentare i maggiori ostacoli al cambiamento.