Il tradimento spopola in tv e l’infedeltà fa audience: l’amore è diventato demodè?

I programmi e i reality che puntano sull’argomento nascono come funghi, attirando l’attenzione di giovani e meno giovani. Il tradimento e l’infedeltà intrigano: come mai?

Il tradimento spopola nei reality: perchè?

Non è la prima volta che intrecci amorosi e scappatelle fanno audience. Del resto la meccanica dei reality show è basata proprio su questo: portare allo scoperto vizi e debolezze del genere umano.

Ma è davvero così necessario spettacolizzare un tradimento? Non c’è il rischio di educare le nuove generazioni ad una cultura distorta delle relazioni? Dove sono finiti i sentimenti?

Molte coppie oggi fanno i conti con il tradimento, alcune decidono di interrompere la loro relazione, altre a fatica tentano di ricostruire il loro legame. In ognuna di esse ho potuto scorgere delusione e sofferenza, il dolore di non essere stati abbastanza per l’altro e la paura di poter perdere qualcosa di speciale.

Quando siamo colpiti in prima persona, il tradimento è qualcosa di spaventoso, che paralizza, che ci porta in terapia di coppia o da un avvocato per firmare la separazione.

Perchè ci piace tanto sbirciare dal buco della serratura?

Quando osserviamo qualcosa di brutto da lontano, ci culliamo nell’idea che a noi non capiterà mai. Possiamo seguire intrecci amorosi, sesso, triangoli, infedeltà guardandoli un po’ dall’alto in basso, come se avessimo il potere di giudicare.

Siamo un popolo di voyeur o di guardoni, per dirla alla nostrana. Proviamo emozioni spiando la vita degli altri, quelle stesse emozioni che forse a fatica riusciamo a concederci nella nostra quotidianità.

Giudichiamo come bacchettoni quelle scelte fuori dal coro che in realtà vorremmo tanto fare ma poi ci manca il coraggio. Ed è così che ci ritroviamo a spettegolare sui tradimenti visti in tv, immaginando come sarebbe bello per una volta trasgredire piuttosto che assumersi la responsabilità di affrontare il partner di petto.

Programmi come questi non fanno altro che rappresentare sullo schermo la nostra parte più nascosta, quella più brutta e vergognosa, che ci guardiamo bene dal mostrare agli altri.

Chissà se un giorno torneremo ancora a sognare il principe azzurro e il lieto fine o se la nostra generazione sarà costretta ad accontentarsi di relazioni mordi e fuggi. Tu che ne pensi?

 

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