Resilienza nei bambini: come aiutarli ad essere più forti
Resilienza nei bambini: come educarli a superare lo stress e le sfide della vita. Un modo per accrescere il loro coraggio e insegnare a destreggiarsi tra paure e brutti eventi.
La resilienza nei bambini può essere coltivata e accresciuta sin da subito. Non esiste un gene che ci predisponga o meno alla felicità o alla tristezza, alla paura così come al coraggio. Ciascuno di noi può diventare abile nel superare i propri limiti, anche i bambini.
Negli ultimi anni si è assistito ad un forte cambiamento delle modalità educative. I genitori sono diventati iperprotettivi, con il risultato che bambini e adolescenti spesso sono poco avvezzi ad affrontare la vita. Di certo tutto questo desiderio di spianare la strada non aiuta ad accrescere la resilienza nei bambini.
Vi avevo già parlato di resilienza, di come sia possibile poter fronteggiare anche gli eventi negativi, senza rischiare di soccombere e riportare gravi traumi. Le persone resilienti vivono il dolore, non lo negano. Lo attraversano in tutta la sua complessità, ma trovano le forze per guardare avanti.
Cercare sostegno nei familiari e negli amici, progettare qualcosa di bello per il futuro, coltivare un atteggiamento ottimista, sono solo alcune delle caratteristiche che contraddistinguono una persona resiliente.
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Bambini resilienti in famiglie resilienti
La resilienza si apprende in famiglia. Se cresciamo in un contesto in cui i problemi vengono superati volta per volta con impegno e prontezza, con molta probabilità da adulti saremo persone resilienti. Per questo motivo è molto importante che i bambini, sin da piccoli, respirino intorno a sè l’idea che le cose brutte accadono, ma ci si può rialzare.
Immagina che una famiglia debba affrontare un brutto evento, ad esempio la morte di un nonno. Sono tante le reazioni al lutto, c’è chi affronta il dolore della perdita lasciandosi coinvolgere a pieno e chi cerca di restare in disparte. Alcuni genitori, preoccupati dall’idea di poter ferire il bambino, scelgono erroneamente di raccontare una bugia sull’improvvisa “partenza” del nonno. Altri potranno negare l’ultimo saluto e la partecipazione al funerale.
Con molta probabilità, tutto quello che allontanerà il bambino dalla consapevolezza della morte, sarà una mancata occasione per accrescere in lui la resilienza. Al contrario, una condivisione aperta e spontanea sulle emozioni, sulla tristezza e il dolore, offriranno ai figli un modo per apprendere ad essere resilienti.
Ripeto spesso ai genitori che incontro in terapia quanto sia fondamentale lasciar vivere ai figli le esperienze negative. Non potremo mai privarli della sofferenza che inevitabilmente sperimenteranno nella vita. Il dolore fa parte dell’esistenza, così come la gioia e la serenità.
Come potrà mai mostrarsi forte e coraggioso un adulto, se da bambino ha sempre avuto qualcuno che parasse i colpi per lui? Come credi che riuscirà a sopravvivere quando sentirà di dover affrontare di colpo tutto da solo?
Resilienza nei bambini: come coltivarla
Ci sono alcuni atteggiamenti che favoriscono la resilienza nei bambini e li aiutano a superare lo stress. Fanne tesoro.
- Nella vita esistono anche i problemi: abitua il tuo bambino a sperimentare le difficoltà in situazioni protette e controllate, quali appunto la famiglia. Se c’è qualcosa che vi preoccupa, non negate nulla, ma parlatene insieme, tenendo conto del suo livello di comprensione.
- Si può chiedere aiuto: se insegnerai a tuo figlio che può piangere e chiedere aiuto, gli farai capire che potrà sempre contare sugli altri quando ne avrà bisogno.
- Costruisci una rete: crea una rete di salvataggio intorno alla tua famiglia. Nonni, zii, amici stretti, l’allenatore di calcio, l’insegnante a scuola. Ciascuno può rappresentare un punto di riferimento esterno alla famiglia a cui il bambino potrà rivolgersi.
- Si può essere tristi: fagli capire che può avere il diritto di essere triste, di sentirsi perso, abbattuto e deluso. Le emozioni negative non sono pericolose se condivise con la famiglia.
- Insegnali che nella vita si può combattere: per risolvere i problemi bisogna attivarsi e rispolverare le proprie risorse. Un bambino abituato a vedere i genitori lottare, non sarà da meno.
- Domani andrà meglio: coltiva in lui il seme della speranza e dell’ottimismo, due armi preziose per affrontare la vita con la giusta dose di coraggio.
- Siate dei genitori resilienti: mostratevi un buon esempio e fate in modo che i bambini possano modellare la loro consapevolezza e padronanza rispecchiandosi in voi.
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