3 esercizi di arteterapia da fare in casa
Rilassarsi in casa? Prova con questi semplici esercizi di arteterapia che ti aiuteranno a ritrovare una condizione di calma e serenità.
Esercizi di arteterapia: perchè fanno bene?
Chi mi segue da un po’, sa che spesso suggerisco i mandala come metodo per rilassarsi, ma oggi voglio indicarti degli esercizi di arteterapia estratti da un libro che ho consultato recentemente, “Arteterapia. L’arte che cura” di Cathy A. Malchiodi.
In questo periodo l’arteterapia viene sempre più apprezzata anche dalle persone più scettiche. Il bisogno di rallentare per riscoprire i piccoli dettagli e il desiderio di riprendere contatto con la propria persona, ci stanno portando a ridare valore a gesti e abitudini che avevamo messo completamente da parte.
È così che si spiega la grande passione per i mandala, per i corsi di rilassamento, per lo yoga, la danzaterapia, i laboratori per adulti e bambini centrati sulla corporeità. Abbiamo tutti bisogno di un cambio di rotta.
Anche i miei pazienti spesso mi chiedono consigli su esercizi e attività che possano aiutarli a rilassarsi in casa. Così ho pensato di condividerne con te alcuni, ripresi dal libro “Arteterapia. L’arte che cura“.
L’autrice fa una riflessione molto importante: mentre i bambini ritengono normale dare spazio alla loro creatività ed esprimerla attraverso l’arte, gli adulti sembrano averci rinunciato, irrigiditi dietro le loro convinzioni sociali.
Nel libro ci sono tanti esercizi utili di arteterapia che possono essere riproposti in casa, utilizzando del semplice materiale che sicuramente avrai già. Te ne riporto 3, iniziamo dal primo.
Fai un collage
Il primo esercizio di arteterapia che puoi provare a fare è il classico collage. Ti serviranno riviste e giornali, qualche foglio bianco, colla e forbici.
Inizia a vagare con la mente, immaginando luoghi e paesaggi piacevoli, profumi, suoni, tutto ciò che può evocare in te delle emozioni positive.
Appunta tutto su un foglio per fissare bene queste sensazioni nella memoria. Adesso prova a cercare su riviste e giornali immagini che possano essere associate a queste sensazioni, ritagliale e poi incollale su un foglio bianco.
Dedica molta cura e pazienza a questa ricerca, ricorda che è un esercizio per rilassarti, non una prova di abilità.
Una volta che avrai creato il tuo primo collage, prova a ripetere l’esperimento con un secondo scenario. Potrai farne quanti ne vuoi e per completare il tuo lavoro potresti pensare di unirli in una sorta di libro, tenendo insieme i fogli con un cordoncino.
Scarabocchia ad occhi chiusi
Prova a scarabocchiare ad occhi chiusi: lo so, sembra ridicolo, ma posso assicurarti che può essere una bella esperienza per riprendere pieno contatto con la propria corporeità e sviluppare l’immaginazione.
Prendi un gessetto o una matita e un bel foglio bianco. Assicurati di attaccare per bene il foglio sul tavolo, magari utilizzando dello scotch. Adesso chiudi gli occhi e posizionati con il colore nella zona centrale del foglio.
Prova a disegnare ad occhi chiusi almeno per 30 secondi, non sbirciare, non preoccuparti del risultato finale, lascia solo che la mano segua l’immaginazione. Quando avrai finito prova ad osservare il tuo disegno, cosa manca, cosa rappresenta, cos’altro potrebbe diventare.
Soffermati anche sull’emozione che hai provato osservandolo. Poi portalo a termine (questa volta ad occhi aperti!), aggiungi dettagli e rifiniture e prova a dargli un titolo simbolico.
Crea un album
Questo esercizio è simile al primo, con la differenza che bisogna trovare delle immagini casuali che ci piacciono e poi incollarle o disegnarle. Prova ad acquistare un blocco di fogli bianchi di modo da poterle conservare giorno dopo giorno.
Arricchisci ogni immagine con una frase simbolica o un titolo e la data. Dopo un po’ prova a sfogliarle tutte insieme, sicuramente noterai qualche elemento ricorrente: la dominanza di un colore o di una forma particolare, la presenza di un tema specifico di un simbolo che ti sta particolarmente a cuore. È un buon modo per scoprire dettagli di sè che altrimenti non verrebbero fuori.
Per rendere la tua esperienza ancora più ricca, Malchiodi suggerisce anche altri esercizi di arteterapia: ad esempio prova a immaginare che un disegno possa parlarti, cosa ti direbbe? Oppure prova a disegnare di nuovo la stessa immagine ma in un giorno differente: cosa verrebbe fuori? Quale significato gli daresti?
Le immagini ci comunicano affetti ed emozioni specifiche in base al nostro stato d’animo, quindi potrai notare come i significati possono cambiare giorno dopo giorno.
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