La sindrome di Rebecca: la gelosia retroattiva patologica
La Sindrome di Rebecca è una forma di gelosia retroattiva patologica verso il passato del partner. Vediamo di capire in cosa consiste e come è possibile guarire.
Si chiama Sindrome di Rebecca e si tratta di una gelosia ossessiva del passato che spesso finisce con il distruggere la vita di coppia.
Sindrome di Rebecca: sintomi e caratteristiche
A volte all’inizio di una relazione la curiosità nel voler conoscere ogni aspetto della vita del partner ci porta ad indagare minuziosamente nel suo passato.
Dalle caratteristiche fisiche dell’ultima ex alla qualità della vita sessuale, sembra che il passato del partner debba passare sotto la lente d’ingrandimento.
Spesso può capitare che si chieda all’altro di mettere da parte il proprio passato, cancellando con un colpo di spugna tutto quello che c’è stato prima. Ma fino a che punto è lecito fare una richiesta del genere?
Generalmente le persone che soffrono della Sindrome di Rebecca hanno bassi livelli di autostima che li portano a sentirsi perennemente inadeguati e inferiori agli altri.
L’ex fidanzata diventa allora un fantasma irraggiungibile, una figura perfetta con la quale non si potrà mai scendere a confronto. A nulla bastano le rassicurazioni del partner, le lusinghe e le promesse d’amore: ci si sentirà sempre una seconda scelta rispetto all’unico grande amore.
La Sindrome di Rebecca non è una comune forma di gelosia, ingrediente alla base di qualsiasi relazione di coppia.
Questa gelosia diventa talmente dilagante da portare la persona ad immaginare situazioni, anche sessuali, in cui il partner era coinvolto con la propria ex.
Da questi pensieri scaturisce un forte sentimento di rabbia che risulta amplificato nel caso in cui la precedente relazione sia stata particolarmente significativa.
Le conseguenze della gelosia retroattiva
I pensieri ossessivi finiscono con il rendere il rapporto invivibile. Il paradosso è che, nonostante alla radice del problema vi sia il terrore dell’abbandono, sono proprio queste persone a chiudersi per prime in se stesse. Si autoconvincono che l’unica soluzione sia troncare una relazione con qualcuno che, a detta loro, è ancora troppo imbrigliato nel passato.
Spesso la Sindrome di Rebecca è alla base di molte crisi di coppia tragicamente destinate a esplodere di fronte all’ennesima scenata di gelosia.
Sindrome di Rebecca: come guarire
Esiste una cura per la gelosia retroattiva? Un buon percorso di terapia è sicuramente fondamentale per poter rintracciare le cause della gelosia retroattiva.
Ci sono alcuni atteggiamenti e pensieri che devono essere controllati e modificati.
- Impara ad accettare il passato del partner: è del tutto normale che l’altro possa fare riferimento a qualche episodio di tanto in tanto. La persona che hai scelto porta con sé un bagaglio personale, fatto di esperienze e vissuti condivisi in altri luoghi e con altre persone.
- Evita di considerare le ex come delle nemiche: se hanno condiviso con il tuo compagno una storia importante, evidentemente avranno avuto qualche aspetto positivo. Imbruttire la loro immagine e trasformarle in demoni non ti aiuterà, anzi porterà solo litigi e rancori nella coppia.
- Se il tuo compagno viene da un precedente matrimonio: ci sono in ballo anche figli e parentela allargata con cui mantenere buoni rapporti. Non si può chiedere di scegliere da che parte stare. Quando ci sono di mezzo i bambini, la relazione genitoriale va salvaguardata a tutti i costi, anche se questo comporta accettare incontri con l’ex moglie, con l’ex suocera, con l’ex cognato e così via.
Devi solo provare a pensare che, per quanto non possa piacerti, è proprio quel passato che rende oggi il tuo partner così speciale ai tuoi occhi.
Se non riesci più a gestire e a controllare da sola questa forma di gelosia, prova a chiedere aiuto. Con l’aiuto di un esperto si può lavorare sulle proprie insicurezze per migliorare il proprio livello di autostima, dandosi la possibilità di vivere una sana relazione di coppia.
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