Terapia di coppia: come funziona e cosa aspettarsi
La terapia di coppia è il trattamento d’elezione per affrontare e gestire crisi di coppia, tradimenti, insoddisfazione coniugale. Ma come funziona nello specifico e quali sono i benefici che si possono realmente ottenere?
Terapia di coppia: quante persone sanno realmente di cosa si tratta? Tanti non conoscono bene la terapia di coppia e per questo motivo spesso evitano di chiedere aiuto ad un terapeuta. Un po’ per mancata cultura, un po’ perché persistono fantasie poco realistiche, in Italia si fa ancora tanta fatica a richiedere uno spazio per sé e per il proprio partner.
C’è chi preferisce passare dal consiglio di un’amica a quello della propria mamma, chi si affida al parroco, chi cerca disperatamente su internet soluzioni immediate per affrontare la propria crisi di coppia. Così, nel frattempo, la distanza tra i partner aumenta sempre di più e spesso si mettono in atto strategie poco efficaci.
Chi decide di iniziare una terapia di coppia spesso arriva con la classica frase “è la nostra ultima spiaggia“. Come a dire che le hanno provate tutte, finendo solo con il peggiorare la situazione. Allora perché non chiedere aiuto tempestivamente prima che la rabbia e il rancore siano arrivati alle stelle?
Generalmente più la richiesta d’aiuto viene protratta, maggiore sarà il tempo necessario per la terapia. Questo accade perché nel frattempo i sentimenti distruttivi hanno finito con l’invadere la sfera coniugale e spesso si arriva senza speranza e con poca motivazione.
Terapia di coppia: come funziona?
A cosa serve la terapia di coppia? Come si svolge? Innanzitutto partiamo da un presupposto: bisogna essere motivati in due. La terapia di coppia funziona solo se la richiesta parte da entrambi. Spesso è la moglie a trascinare il marito in terapia. Altre volte lei vuole il divorzio, mentre lui vuole tentare dopo l’ennesima crisi.
Prima che la terapia di coppia riesca a produrre dei benefici, si dovrà lavorare insieme per trovare una strada comune. Di certo la presenza di un terzo estraneo e completamente neutrale (il terapeuta), aiuta a far vedere a ciascuno dei partner i limiti da cui partire.
Ma se si chiede una terapia da soli, mentre il proprio compagno resta a casa, le probabilità di salvare un matrimonio sono davvero poche. La psicoterapia di coppia è un lavoro di squadra e funziona solo se entrambi si assumono la responsabilità e l’impegno di mettere in discussione il proprio rapporto.
A chi è rivolta la terapia di coppia?
La terapia di coppia aiuta a capire cosa sta alimentando la crisi di coppia. A volte dietro queste problematiche si nascondono suocere invadenti e fratelli che invadono la sfera privata familiare.
Il partner non è mai realmente “uscito di casa” e non riesce a fare coppia con te. Tali dinamiche lo portano a mostrarsi troppo dipendente dai suoi genitori. Questo può verificarsi a qualsiasi età: anche a 50 anni si può ancora vivere sotto il terrore del giudizio paterno o materno.
Spesso si arriva in terapia di coppia a causa di un tradimento che non si riesce a superare, altre volte si arriva con la fantasia di potersi innamorare nuovamente del proprio partner, dopo anni di litigi e distanze. In altri casi una grave dipendenza affettiva può mettere a dura prova il legame.
Qualsiasi problematica che attenga alla sfera coniugale può essere affrontata in un percorso di psicoterapia.
Quali risultati si possono ottenere?
Una volta stabiliti gli obiettivi di lavoro insieme alla coppia, si lavora tutti insieme per ripristinare una situazione di equilibrio.
Ci saranno momenti duri e difficili, in cui si dovranno mettere le mani su argomenti scomodi. Sono proprio questi passaggi a liberare i pazienti di pesi nocivi per la vita di coppia.
Al termine di un percorso di terapia si possono riscoprire nuovi punti di forza, personali e della coppia. La comunicazione diventa autentica e si matura una nuova concezione del proprio rapporto. Si riescono a mostrare liberamente le proprie emozioni e scompaiono tutti quei comportamenti disfunzionali che ferivano il partner.
Attenzione però, non è detto che una terapia debba dirsi riuscita solo se la coppia torna a stare bene insieme. Può accadere che nel corso delle sedute si arrivi insieme a prendere la decisione opposta, quella di separarsi.
Anche in questo caso il percorso può essere un buon sostegno per affrontare questa scelta in maniera sana, senza coinvolgere eventuali figli e non perdendo mai di vista il rispetto per il partner.
Terapia di coppia: come si svolge e quali sono i costi?
Secondo il mio approccio sistemico-relazionale, la terapia di coppia ha una cadenza quindicinale. Questo significa che ci si incontra due volte a mese, in un giorno e in un orario prestabilito.
I costi variano da professionista a professionista, ma ricorda che si tratta di una prestazione sanitaria e in quanto tale i suoi costi possono essere detratti fiscalmente.
Il vostro terapeuta è abilitato?
Accertatevi sempre che il professionista sia un terapeuta abilitato. Non basta essere solo Psicologi iscritti all’albo: la psicoterapia è un intervento di cura che può essere somministrato solo dietro diploma di specializzazione in psicoterapia.
Il che significa che lo psicologo, al termine del suo percorso di Laurea e dopo essersi iscritto all’Albo Nazionale degli Psicologi, dovrà frequentare una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia, della durata di 4 o 5 anni.
Affidarsi ad uno psicologo senza competenze in terapia di coppia è rischioso per la vostra salute. Solo gli psicoterapeuti possono effettuare sedute di psicoterapia. Counselor, coach e qualsiasi altro professionista che non sia del campo, agisce in maniera illecita ed è passibile di denuncia.
Se stai valutando di intraprendere un percorso di coppia, ma hai ancora molti dubbi e paure e non sai se possa essere la scelta giusta per te e per il tuo partner, sentiti libera di contattarmi.
Cliccando sulla pagina Chiedi aiuto troverai i miei contatti e potremo sentirci senza impegno per una prima valutazione.
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