Babbo Natale: è giusto che i bambini ci credano?
Babbo Natale: una tenera favola o una perfida bugia? È giusto far credere ai bambini che Babbo Natale esiste?
Tuo figlio crede a Babbo Natale e ti stai chiedendo quando arriverà il momento giusto per svelare la verità. Il Natale è la festa di tutti i bambini, un momento magico in cui ci si raccoglie in famiglia e si festeggia tutti insieme.
L’albero con le sue luci colorate e le decorazioni sparse per casa, rendono l’atmosfera ancora più calda, regalando ai bambini un’esperienza intensa e unica. Babbo Natale rappresenta, nella loro immaginazione, un personaggio buono, generoso, una sorta di nonno speciale.
Questa immagine idealizzata funge da ponte di collegamento con il loro mondo magico, un mondo fatto di draghi, fate e altri personaggi della fantasia. Perchè dovremmo privare i bambini di questa loro creatività?
Credere a Babbo Natale fa parte del loro processo di crescita. Arriverà il momento in cui inizieranno a maturare i primi dubbi e allora i genitori dovranno essere in grado di rispondere alle loro curiosità. Tuttavia non c’è un momento esatto in cui comunicare ai propri figli che Babbo Natale non esiste.
I bambini potranno maturare le prime perplessità, ma poi potranno cambiare idea il giorno dopo, catturati dalla frenesia di dover attendere il suo arrivo.
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Leggenda di Babbo Natale: sì o no?
Nella prima infanzia è giusto e sano che credano a Babbo Natale. Questo li aiuta a coltivare un pensiero magico, soprattutto in un momento storico come questo, in cui la loro adultizzazione viene anticipata dal confronto con la tecnologia.
Così come la favola, anche questa credenza sarà utile per stimolare la loro fantasia e facilitare la costruzione di un pensiero altruista. Scrivere la letterina a Babbo Natale e chiedere qualcosa in dono è un modo per imparare il valore dello scambio e della condivisione.
Non è raro che qualche bambino riservi un pensiero speciale per un compagno meno fortunato o chieda un po’ di serenità per sè e la sua famiglia.
Generalmente intorno ai 6 anni i bambini iniziano a farsi delle domande. Sonda bene il terreno e se percepisci che ha già intuito qualcosa (magari i suoi amichetti non credono più a Babbo Natale), non continuare ad illuderlo oltre misura. Rischierai di procurargli una delusione più grande in seguito.
In genere la scoperta che Babbo Natale non esiste avviene sempre in maniera graduale e il bambino inizia a cercare “le prove” per sondare i suoi sospetti.
Se il bambino è più piccolo, ma ha avuto modo di ascoltare qualche discorso “da adulti”, rassicuralo sull’esistenza di questo omone paffuto e vestito di rosso. E’ bene che continui a sognare ancora per un po’.
Babbo Natale non esiste: come dirglielo?
Molte ricerche hanno dimostrato come i bambini non si sentano traditi o presi in giro quando scoprono che Babbo Natale non esiste, nè mostrano reazioni esagerate di tristezza.
Per evitare di ferirlo, presentagli la verità come un tentativo da parte vostra di farlo felice. Raccontagli anche la tua esperienza di quando eri piccola e di come l’hai scoperto, il bambino si sentirà compreso.
In questo modo capirà di aver vissuto una bellissima favola. D’altronde è difficile immaginare un’infanzia senza Babbo Natale, non credi?
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