Procrastinare: le 5 bugie che ti racconti
Procrastinare continuamente i tuoi progetti, rimandare di giorno in giorno i tuoi impegni è una cattiva abitudine che rischia di alimentare insuccessi e insicurezza.
La tendenza a procrastinare e a non riuscire a portare a termine le cose è la strada giusta per il tuo fallimento.
Quante volte ho ascoltato le lamentele di persone convinte di essere destinate all’insuccesso e di non valere nulla? Tante, troppe volte.
Il successo non dipende dalla fortuna, ma è il frutto di un atteggiamento mentale positivo e propositivo e spesso questo viene raggiunto dopo anni di sacrificio e dedizione.
Le persone che tendono a procrastinare preferiscono rimandare una decisione importante pur sapendo che da questo deriveranno conseguenze negative.
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Procrastinare: le 5 bugie che alimentano il tuo insuccesso
Chi è portato a procrastinare si ripete quotidianamente 5 bugie, secondo uno studio portato avanti dal professor Ferrari dell’Università di Chicago.
- Il procrastinatore sovrastima il tempo che ha a disposizione per portare a termine il suo compito.
- Sottovaluta di conseguenza il tempo necessario per completare la sua attività.
- E’ convinto che domani, la settimana prossima, il mese prossimo sarà maggiormente motivato.
- Pensa erroneamente che sia necessario attendere la famosa ispirazione, per cui è meglio procrastinare fino al prossimo lampo di genio.
- Ritiene che non sia ottimale lavorare quando non si è in vena.
Ammettilo, quante volte sei stata assalita da questi pensieri? In realtà sono solo bugie che racconti a te stessa per giustificare il tuo atteggiamento.
Procrastinare può diventare un vero e proprio stile di vita, anche per le piccole cose: pagare le bollette dopo la loro scadenza, rimandare un acquisto all’ultimo minuto, iscriversi ad un corso dopo settimane dal suo inizio e così via.
Quando si è genitori, il rischio che i propri figli possano apprendere questa modalità di comportamento è molto alto, per cui ad esempio potrebbero assumere lo stesso atteggiamento verso la scuola, con ripercussioni notevoli sul loro apprendimento.
Perchè rimando o lascio le cose a metà?
Rimandare le cose o lasciarle a metà sono le due facce della stessa medaglia. Non è un problema di mancata gestione del tempo o difficoltà a pianificare.
Le persone che sono abituate a procrastinare lo hanno appreso crescendo, non è un qualcosa di innato.
In alcuni casi i procrastinatori cronici provengono da famiglie molto rigide e controllanti, dove non è concesso sbagliare o ritardare qualcosa.
Procrastinare diventa allora un modo per ribellarsi a questo stile autoritario e prendere le distanze dalla propria famiglia.
Per alcuni potrebbe nascondere la paura del fallimento e dell’insuccesso, la cosiddetta Nikefobia, così come la difficoltà ad assumersi delle responsabilità.
Gli effetti della procrastinazione possono ripercuotersi su tutti gli ambiti della sfera privata e professionale: sono tante le relazioni e i matrimoni che falliscono per questo motivo, così come i licenziamenti sul luogo di lavoro.
Inoltre è stato dimostrato che i procrastinatori cronici sono più predisposti ad ammalarsi di depressione e ansia.
Prova a immaginare come sarebbe diversa la tua vita se per una volta smettessi di rimandare e potessi godere da subito dei benefici del tuo successo! Tutti possiamo cambiare, anche tu.
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