Ansia da separazione nei bambini: quando allarmarsi
L’ansia da separazione è la paura del distacco manifestata dai bambini in un particolare periodo della loro vita.
Si manifesta in una fase normale dello sviluppo, ma quando diventa eccessiva potrebbe segnalare una difficoltà.
Ogni bambino tra gli 8 e i 12 mesi manifesta l’ansia da separazione, la paura del distacco dai propri genitori, generalmente la mamma.
In questo particolare periodo dello sviluppo emotivo, compare difatti la cosiddetta angoscia dell’estraneo: il bambino riconosce le figure a lui familiari, le considera fondamentali per il suo benessere e inizia a tenere a distanza gli estranei.
Questo comporta le prime proteste alla separazione dai propri genitori: immagina la classica scenetta di una mamma costretta a dover lasciare il piccolo per andare a lavoro.
Ansia da separazione: come gestirla
In alcuni bambini l’ansia da separazione si presenta un po’ prima dell’8° mese, in altri qualche mese più tardi. Generalmente si manifesta con pianti, urla e crisi di rabbia al momento della separazione o paure specifiche, come la paura del buio o di dormire da soli. Cosa puoi fare per gestirla?
- Allena il bambino al distacco: per contenere la sua ansia da separazione inizia a lasciarlo con qualcuno per brevi periodi: i nonni, la baby sitter, una zia.
- Rassicuralo che ci sarai sempre: ripetigli che starai fuori per poco tempo e che presto tornerai da lui.
- Utilizza un oggetto a lui familiare: si chiamano oggetti transizionali e sono oggetti che il bambino sceglie con funzione consolatoria quando è solo: può essere un peluche, una copertina, un fazzoletto. Questo lo aiuterà a sentire meno l’ansia da separazione.
- Crea un rituale per il distacco: si tratta di un gesto o di una parola che renderà unico e speciale il momento del saluto e lo abituerà a familiarizzare con la nuova situazione.
Disturbo d’Ansia da Separazione
Come anticipato all’inizio, ci sono situazioni in cui l’ansia da separazione è eccessiva e si manifesta in età più avanzata.
Per poter parlare di disturbo d‘ansia da separazione devono essere presenti almeno 3 dei seguenti sintomi per un periodo di almeno 4 settimane e con una compromissione grave della quotidianità del bambino.
L’esordio avviene in genere dopo i 6 anni, ma può comparire anche prima.
Sintomi del disturbo d’ansia da separazione
- Malessere eccessivo al momento della separazione o al pensiero della stessa separazione
- Eccessiva preoccupazione che possa accadere qualcosa di brutto ai propri familiari
- Pensieri eccessivi rispetto alla possibilità che qualcuno lo porti via dai suoi genitori (es. un rapimento, smarrirsi per strada…)
- Rifiuto di andare a scuola
- Rifiuto di dormire fuori casa (ad es. a casa di un amichetto o al campeggio)
- Incubi ricorrenti sul tema della separazione
- Manifestazioni di panico o di collera al momento di separarsi dai genitori
- Ripetuti mal di testa, mal di stomaco, nausea e vomito al momento della separazione
Disturbo d’Ansia da Separazione: caratteristiche familiari
A volte il Disturbo d’Ansia da Separazione avviene dopo eventi stressanti specifici, come la morte di un familiare o di un animale domestico, un trasferimento, un divorzio, una grave malattia.
Si tratta infatti di episodi che potrebbero mettere il bambino di fronte al terrore di essere abbandonato.
Generalmente i bambini che sviluppano questa difficoltà provengono da famiglie con genitori iperprotettivi, isolate verso l’esterno, con pochi contatti sociali.
Il bambino cresce con l’idea che lì fuori il mondo sia pericoloso e pensa con timore a situazioni in cui potrebbe ritrovarsi da solo. L’ansia da separazione spesso riflette la difficoltà degli stessi genitori ad affidarsi e a lasciare il proprio bambino. Così si innesca un circolo vizioso in cui le ansie di ognuno si alimentano reciprocamente.
Disturbo d’Ansia da Separazione: come intervenire
Di fronte a un disturbo di ansia da separazione i familiari potrebbero avere delle difficoltà a gestire il problema in maniera autonoma.
Pertanto se i sintomi tendono a persistere nel tempo, si potrebbe valutare la possibilità di chiedere aiuto e di rivolgersi ad uno psicologo che riesca a sostenere la famiglia in questo momento di disagio.
La famiglia difatti deve essere aiutata ad affrontare le proprie difficoltà per riuscire a vivere in maniera più serena il momento del distacco.
Letture utili
Può essere utile in questi casi anche la lettura di favole specifiche, come “Le fiabe per… andare sereni al nido e a scuola“, un testo scritto a quattro mani da due psicologi ed esperti del mondo scolastico.
Se il bambino è molto piccolo e non vuole andare alla materna, ecco un’altra favola ad hoc “Non voglio andare a scuola“.
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