Sono solo capricci? Bambini aggressivi e crisi di rabbia
Bambini aggressivi e capricci che mandano in tilt la pazienza di mamma e papà. Scopri come gestirli in maniera efficace senza perdere la calma e ottenendo da subito buoni risultati.
I bambini aggressivi spesso mettono i genitori in difficoltà, manifestando comportamenti spiazzanti e capricci insostenibili. Questi scenari sono molto più frequenti di quanto si creda.
Ma che significato ha tutta questa rabbia? Come è possibile che un bambino così piccolo riesca a mostrare così tanta aggressività?
Bambini aggressivi e rabbia
La rabbia è un’emozione primaria, innata e universale. Tutti nasciamo già predisposti a provare rabbia.
Sono molti i significati che possono nascondersi dietro queste reazioni. La difficoltà maggiore che un genitore si troverà ad affrontare è proprio quella di dover gestire la situazione, controllando le proprie emozioni in risposta al comportamento imprevisto del figlio.
Perchè i bambini sono aggressivi?
Quali sono le cause per cui i bambini sono aggressivi e capricciosi?
Nella maggioranza dei casi il bambino chiede solo maggiore visibilità e attenzioni, in altri potrebbe essere geloso ad esempio per l’arrivo di un fratellino.
Ci sono poi le situazioni più delicate e problematiche: a volte questa aggressività nasce all’interno di una famiglia dove i conflitti sono all’ordine del giorno.
I bambini sono trascurati e preoccupati per cui la rabbia potrebbe essere in realtà sinonimo di un disagio psicologico più grande.
Se poi il bambino si trova nella fase dei “terrible two” (il periodo dai 2 ai 3 anni) è molto frequente che manifesti con la rabbia il suo desiderio di essere indipendente.
Sta crescendo e reagisce così quando non riesce ad ottenere ciò che vuole. Quando il bambino è un po’ più grande potrebbero volare anche frasi pesanti come “Ti odio” o “Sei la mamma più cattiva del mondo“.
Non è semplice mantenere la calma, a volte si ha paura di perdere quel rapporto unico e speciale con il proprio bambino e spesso il senso di colpa porta a cedere di fronte alle sue richieste.
Come gestire i bambini aggressivi
Ci sono comportamenti che possono agevolare i capricci e l’aggressività piuttosto che sedarli. Scopriamo insieme quale atteggiamento adottare.
Calmare i bambini aggressivi
- Non metterti in sfida con lui: se il bambino urla, non urlare anche tu, altrimenti nel giro di pochi minuti inizierete una guerra su chi alza di più la voce. Non otterrai nulla, se non alimentare ancora di più un contesto di aggressività e tensione.
- Cerca di mantenere il silenzio e un atteggiamento tranquillo: non farti vedere intimorita o in difficoltà. Non appena il bambino smette di fare i capricci, affronta il discorso e scopri cosa c’è che non va.
- Attenzione alla gestione del potere: ricorda che tu sei il genitore e che le regole le stabilite tu e il papà. Cedere ai suoi capricci significherebbe perdere l’autorevolezza genitoriale.
- Non rispondere subito con una punizione: ci sono tanti contesti in cui è necessaria la punizione, ma in questo caso cerca prima di cogliere il significato dei suoi capricci: è stanco, è geloso, si sente solo?
- Non reprimere la sua rabbia: anche se può metterti in difficoltà, il bambino ha bisogno di sperimentare le sue emozioni negative, lascialo sfogare (sempre nei limiti). Questo gli servirà per iniziare ad avere il controllo sulle sue reazioni.
- Prova con un abbraccio contenitivo: prova a dare un abbraccio al tuo bambino mentre urla e si dimena. Questo lo aiuterà a tranquillizzarsi perchè percepirà il conforto attraverso il tuo corpo rilassato e si sentirà subito accolto e compreso.
Imparare ad essere un buon genitore
Spesso il genitore si ferma al comportamento esterno, ai capricci, alle urla o ai lunghi silenzi.
- Bisogna saper coglier il significato di quell’aggressività, dargli una lettura diversa. È fondamentale capire perché in quel momento il bambino sta avendo quella reazione esagerata. Questo è il primo passo da fare per creare una buona relazione.
- I bambini costruiscono la loro autostima da piccoli ed è compito del genitore fare in modo che sviluppi nel tempo una buona immagine di sè.
- Se alla rabbia si risponde con altrettanta rabbia, alla lunga il bambino potrebbe credere di essere una “pecora nera”, il figlio cattivo e disubbidiente.
È così che la relazione genitore-figlio inizia a sgretolarsi e il bambino sente di non essere degno di amore. Ho visto tanti figli convinti di non essere desiderati e tanti genitori esausti e disperati nel non riuscire a comunicare più con il loro bambino.
A volte i genitori si sentono impotenti, pensano di aver rovinato il loro rapporto, di non riuscire più a recuperarlo. Questa è una convinzione errata, basta solo modificare i propri atteggiamenti e imparare a riconoscere le emozioni dei propri figli.
Come aiutare i bambini aggressivi
Quando i bambini si sentiranno accolti e compresi, quando leggeranno nei tuoi occhi che ci sei nonostante tutto, smetteranno di fare la guerra e si tranquillizzeranno.
Anche tu puoi riuscirci, così come ci sono riuscite altre mamme. Anche tuo figlio può essere felice come gli altri bambini. Ogni famiglia merita di trovare la sua serenità.
Strategie utili per intervenire
Probabilmente le soluzioni che hai messo in atto fino ad oggi hanno solo alimentato il problema. Se senti di aver bisogno di un supporto maggiore, chiedi aiuto. Possiamo capire insieme quali sono i comportamenti da modificare per approcciare al meglio con il tuo bambino.
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